La visita dermatologica è lo strumento indispensabile per la diagnosi delle malattie della pelle.
Qualsiasi sintomo cutaneo deve essere sottoposto alla valutazione del dermatologo al fine di accertarne l’esatta natura. La comparsa di eruzioni cutanee di qualunque natura, il prurito o bruciore, la modificazione di aspetto e colore della pelle, dei peli (o capelli) e delle unghie, la comparsa di una crescita cutanea, sono tutti indicatori della necessità di sottoporsi ad un controllo dermatologico.
Si può cominciare da una visita di dermatologia generale per un’esigenza anche solo di prevenzione o dubbio diagnostico: niente viene trascurato perché già in questo primo atto medico, l’approccio degli specialisti è improntato a considerare la pelle “sentinella” della salute globale e quindi ad un’identificazione rigorosa di cosa è necessario fare o non fare.
Molto importante è un controllo periodico per monitorare la salute generale della cute e la conformazione dei nei, al fine di escludere patologie in corso o prevenirne di future
La visita dermatologica consta di una fase anamnestica in cui il medico raccoglie informazioni sulla storia clinica, le abitudini e lo stile di vita, le eventuali patologie di base ed i farmaci assunti dal paziente, l’insorgenza e le caratteristiche dei sintomi che hanno motivato la visita; un esame obiettivo della cute in cui il paziente si sveste al fine di consentire al medico una valutazione delle manifestazioni cutanee. Spesso non è possibile porre una diagnosi immediata ed il dermatologo può avere la necessità di approfondire il caso con esami del sangue, feci ed urine, test allergologici, esami strumentali o il prelievo di una piccola porzione di pelle denominato biopsia.
Per eseguire la visita non è necessaria alcune preparazione. E’ utile portare con se precedenti esami o referti di viste anche eseguiti per altri motivi, un elenco dei farmaci che si assumono abitualmente.