La rimozione dei tatuaggi con il laser è un trattamento non invasivo e molto comune. Durante la procedura, il medico utilizza un dispositivo laser ad alta intensità per inviare impulsi di luce concentrata sulla zona del tatuaggio. Questi impulsi di luce penetrano nella pelle e vengono assorbiti dai pigmenti del tatuaggio, rompendoli in particelle più piccole. Successivamente, il sistema immunitario del corpo elimina le particelle del tatuaggio frammentate. Si comincia disinfettando sempre l’area del tatuaggio, una prassi poco usata ma assolutamente necessaria. Il medico punta la luce del laser direttamente sulle linee del tatuaggio seguendo il disegno e ricomprendo tutta l’area segnata dal colore soffermandosi per pochi secondi sullo stesso punto. Dunque il raggio del laser si sofferma solo sui pigmenti colorati senza intaccare alcuna area circostante. La pelle subisce da subito un effetto popcorn raggrinzendosi un pò ed il paziente sente una lieve sensazione di calore. A seconda delle dimensioni, della posizione e del tipo di inchiostro del tatuaggio, possono essere necessarie più sedute di trattamento per raggiungere i risultati desiderati. Di solito, i trattamenti vengono eseguiti a distanza di alcune settimane o mesi l’uno dall’altro, in modo che la pelle abbia il tempo di guarire tra le sedute.